Caro Mario.

Grazie per averci contattati, la Tua domanda ci viene rivolta con frequenza perchè esprime un’ idea molto comune sulla depressione, e ci dà l’opportunità di chiarire alcuni aspetti di questa malattia, e ciò è conforme al primo dei compiti che ci siamo assegnati allorchè fondammo questa associazione- informare-

Dunque, cercare di reagire a quegli stati di non voglia per cui la persona depressa tende a isolarsi, non fare,
è positivo ma attenzione ci sono più stadi di stati depressivi, quando si è in una fase lieve, reagire è possibile e benefico, quando invece si è in uno stadio profondo, è molto difficile se non impossibile reagire, anzi è opportuno che la persona non venga nemmeno sollecitata a reagire come invece spesso avviene.

I farmaci non danno dipendenza di per sé, in certi casi danno assuefazione, spetta al medico intervenire perché questo non avvenga, però accade a volte che nella persona depressa si verifichi una sorta di dipendenza psicologica dal farmaco a causa della sua labile struttura psichica.

Non dimentichiamo che la depressione rientra in campo psichiatrico tra i disturbi dell’umore.
Normalmente è la malattia che modifica il carattere, se la persona è ben curata si nota un cambiamento positivo nell’umore.
spero di esserti stato utile.

Ciao Vinicio