Alcolismo e depressioneL’alcol è strettamente legato alla depressione.

Circa il 25-30% degli alcolisti soffre di depressione prima di cominciare a bere; se non ricevono le cure necessarie questi individui continuano a mostrare sintomi depressivi anche nel caso in cui smettano di bere.
I terapeuti tendono ormai, con sempre maggior frequenza, a trattare contemporaneamente il problema della depressione e quello dell’abuso di sostanze.
Un soggetto depresso può, per esempio, sottoporsi a sedute regolari di psicoterapia, assumere antidepressivi e frequentare il gruppo degli alcolisti anonimi o altre associazioni simili.

Farmacologicamente parlando, l’alcool è nel breve termine una droga stimolante. Rende più sicuri socialmente e permette di sembrare più assertivi, brillanti ed attraenti che in condizioni normali. Tuttavia, nel lungo termine esso ha una azione deprimente sul Sistema Nervoso Centrale. Parecchie ore dopo avere bevuto dosi abbondanti di alcool ci si sente stanchi, spossati, e a corto di energie. Esso può anche interrompere il ritmo del sonno e comportare ulteriori effetti nel relativo risveglio, compresi i ben noti postumi di una sbornia. _ Se l’alcool diviene oggetto persistente di abuso, esso può condurre ad uno stato depressivo che potrà essere abbastanza duraturo ed anche abbastanza debilitante. Solitamente, se il danno che l’individuo ne trae a carico del lavoro, del matrimonio e delle finanze non è troppo grave, questo potrà essere riparato e l’umore ritornerà alla norma una volta riconquistata l’astinenza dall’alcool. È questo, per esempio, il caso di coloro che hanno problemi con alcool perchè stanno usando l’alcool come una droga per correggere uno stato di infelicità cronica, anche se a lungo termine questa è certamente una strategia perdente.