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Ansia e Depressione in aumento dopo il Covid-19

Ansia e Depressione in aumento dopo il Covid-19, ne abbiamo parlato con lo psicologo Roberto Ausilio.

A) Quali effetti, se ci sono, ha prodotto psicologicamente l’emergenza sanitaria?
Gli effetti più evidenti sono l’aumento di ansia, depressione, insonnia, paure e fobie. Ci siamo trovati di fatto da un giorno all’altro a stravolgere abitudini, aspettative, valori, relazioni, prospettive lavorative e familiari e siamo sottoposti ad un enorme carico di stress psicofisico, di cui vedremo le conseguenze anche in futuro.
Da un punto di vista psicologico, le cose sono molto delicate perché alcuni provvedimenti precauzionali, volti a tutelare la popolazione, hanno innescato spesso un allarmismo che si può ripercuotere negativamente sulla nostra salute.  L ‘ansia, come ho scritto nel mio ultimo libro “Ansia No Problem ”, di per sé è uno stato di attivazione fisiologica che ci fa amplificare tutto ciò che accade, quindi anche le paure correlate al Covid.
Pensiamo,  ad esempio, a tutte le persone che già soffrivano di ipocondria ed erano preoccupate rispetto alla possibilità di contrarre qualsiasi malattia. Oppure, a quanti soffrivano di disturbi ossessivo-compulsivi, che magari già lavavano le mani moltissime volte al giorno, e adesso si ritrovano a dover gestire una condizione forse anche peggiore.
Le cose sono più complesse adesso per chi già aveva problemi di gestione dell’ansia, dello stress o dell’ipocondria.  E’ molto importante notare che, in questi casi, la nostra autostima, la conoscenza e la stima che abbiamo di noi stessi e la nostra sicurezza personale ci vengono incontro e ci preservano da sintomi e disagi psicologici. In questa fase delicata possiamo continuare a coltivare la nostra autostima e la sicurezza personale per riuscire a prevenire il disagio e l’ansia da coronavirus riuscendo a gestire al meglio la situazione.
Un discorso ancora più complesso a livello psicologico è dato dal dover affrontare due fattori cruciali in questo periodo di ripresa: da una parte , l’incertezza pressoché totale rispetto al futuro economico delle nostre famiglie; e dall’altra, la necessità di tornare velocemente alla normalità dopo un forzato isolamento sociale che ha prodotto tanti problemi emotivi e relazionali.
C’è poi tutto il grande capitolo dei bambini e dei giovani, che forse sono stati i più colpiti da questa situazione di lock down, anche se è presto per verificarne le conseguenze negative. Temo che l’assenza o la riduzione del contatto sociale stia provocando disagi psicologici nei nostri figli e che gli effetti di tutto ciò si manifesteranno tra qualche anno. Speriamo di riuscire ad arginare i danni con una buona Psicologia e aiutando i genitori e gli insegnanti a sviluppare una sensibilità emotiva maggiore che preservi i ragazzi dal disagio psicologico che potrebbe manifestarsi in adolescenza o in età adulta.

B) Ha notato nei cambiamenti o esigenze particolari da parte dei suoi clienti? Nuove persone si sono rivolte a lei?
Mi ha piacevolmente sorpreso constatare come i miei pazienti abbiano reagito veramente bene a questa situazione, con grande responsabilità e resilienza. In effetti, chi già aveva fatto un percorso di crescita personale ha potuto attingere a grandi risorse psicologiche personali e fronteggiare al meglio l’incertezza e lo stress.
Tutti noi in questi mesi abbiamo dovuto fare i conti con nuove sfide, tra cui la forzata immobilità, la restrizione delle nostre libertà, la paura di contrarre il virus e di vedere i nostri cari soffrire senza poterli aiutare. Inoltre, il bombardamento di informazioni in TV e sui social ha contribuito ad inasprire il disagio e accrescere i problemi psicologici.
Con molti colleghi con cui mi sono confrontato abbiamo rilevato un aumento di pensieri ossessivi, preoccupazioni di ogni genere, rimurginazione mentale e sintomatologie da stress post traumatico. Il Covid infatti, anche per chi non l’ha contratto, si può considerare un grande evento traumatico collettivo, di cui porteremo gli strascichi nei prossimi anni.
Sono aumentati i problemi di insonnia, problemi alimentari e dipendenza da alcool, derivanti dal nuovo stile di vita imposto dal lock down. Per non parlare di un fenomeno che tra qualche anno a mio avviso esploderà, cioè la dipendenza da smartphone e social network. In questi giorni il tempo trascorso sui social è aumentato vertiginosamente, creando veri e propri  corto circuiti cerebrali, difficoltà di concentrazione e uno stato di coscienza simile all’essere ubriachi.
Molte persone si stanno rendendo conto di avere sviluppato una dipendenza dal digitale e  cercheranno di disintossicarsi ritornando alla natura.
Il lato, se vogliamo, positivo del Covid è stato che moltissime persone mi hanno contattato per chiedermi di aiutarli a fare il punto della propria situazione di vita, per cambiare e crescere, per migliorare se stessi e le proprie relazioni grazie alla Psicoterapia e alla Consulenza Psicologica. Per fortuna grazie alle videochiamate abbiamo potuto continuare a sostenere molte persone e tanti hanno sfruttato il lock down per iniziare un percorso di crescita personale che magari stavano rimandando da tempo

C) Qualche consiglio per gestire le difficoltà di questo momento?
In questa sede vorrei dare 4 suggerimenti che credo possano aiutare molti lettori e mi piacerebbe sapere quanto li avete trovati utili.
Primo suggerimento: evita di sguazzare nella paura.
Quando abbiamo paura di qualcosa tendiamo a parlarne tanto perché la nostra mente è focalizzata lì, abbiamo sempre in mente quelle immagini, quelle scene, quelle parole.  In questi giorni tantissime persone mi stanno scrivendo “dr. Ausilio, ho paura!” ma continuando a ripetere che abbiamo paura non facciamo altro che alimentare questa paura, quindi il mio consiglio è evitare la sovraesposizione ai social, alle trasmissioni di approfondimento, evitare di parlarne eccessivamente. Cerca di spostare il focus di attenzione su altro, e dedicati a questo problema per quel poco che ti serve per informarti da fonti certe e sicure.
Secondo consiglio:  fai esercizi di respirazione.  Fai qualcosa di pratico e di concreto per ridurre il tuo stato di agitazione. Ad esempio, un esercizio semplice che puoi fare è di respirare con il diaframma andando soprattutto a buttare l’aria fuori;  cioè espirare per almeno cinque secondi e, poi inspirare lentamente ed espirare molto lentamente. Praticando questo esercizio per qualche minuto vedrai che già ti sentirai meglio, che il tuo livello di ansia si riduce tantissimo.
Terzo suggerimento: usa frasi positive e condizionati al meglio. Anziché ripeterti “siamo tutti in pericolo… accadrà una catastrofe..”  prova a scrivere un elenco di frasi positive che puoi ripeterti. Ad esempio “sono perfettamente in salute in questo momento… la mia salute migliora ogni giorno di più… sono una persona coraggiosa … Affronteremo insieme la problematica e ne verremo fuori “.
Sono esempi di frasi che ti aiuteranno a far girare all’interno della tua mente, nella centralina di controllo, qualcosa che può essere utile e positivo, che ti innalza anche le difese immunitarie. Puoi ripeterti delle frasi realistiche e positive, come “tutto passerà… faccio il meglio che posso… sono sempre più sano… sono sempre più fiducioso che la cosa si risolverà presto”.

Quarto consiglio : parlane con il tuo Psicologo.  Se la tua ansia è elevata, è probabile che la portavi con te già da prima del lock down e il coronavirus non ha fatto altro che innescare o riaccendere un fuoco che non era spento.  Ti consiglio quindi -se già non lo stai facendo- di rivolgerti ad un bravo psicologo.  Se anche tu hai bisogno, puoi rivolgerti a noi o ai tanti psicologi in gamba che ci sono nel nostro paese. Ricorda che la Psicoterapia è un ottimo investimento per la nostra salute e che è possibile svolgerla anche a distanza utilizzando le consulenze online in videochiamata.
Il mio auspicio è che usciamo più forti di prima da questo brutto periodo e voglio salutarvi con una frase di R.W Emerson che dice “L’unica persona che sei destinato a diventare, è la persona che decidi di essere”.

Se sei in una situazione di disagio psicologico, puoi chiamare le nostre professioniste o volontarie:

Dott.ssa Amici Patrizia 340 3463181 – Dott.ssa Katia Ponti 371 174 4756 – Dott.ssa Rota Graziosi 349 382 2224
Monica Ravazzini 333 367 2940 – Giusi Miglioli 340 698 9209

fonte: orvietosi.it