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Depressione e sport

Michael Phelps: «Ho pensato al suicidio, la terapia mi ha salvato»

LA CONFESSIONE

Il campione americano di nuoto ha condiviso su Twitter la sua battaglia contro ansia e depressione nell’ambito del «Mental Health Awareness Month»

di Simona Marchetti

(Ap)

La terapia gli ha salvato la vita e ora Michael Phelps spera che la sua storia possa servire da esempio a chi soffre di problemi mentali, ma non ha il coraggio, la forza o, semplicemente, la possibilità di chiedere aiuto. Ecco perché il più grande nuotatore di tutti i tempi ha scelto di collaborare con un sito che offre consulenze psicologiche online in occasione del «Mental Health Awareness Month», per aumentare le possibilità di accesso alla terapia professionale. Proprio su Twitter il pluricampione olimpico (23 medaglie d’oro conquistate) ha rivelato la sua personale lotta con i demoni che lo tormentavano e che lo avevano fatto cadere in una depressione così forte da fargli contemplare l’idea del suicidio. «Una persona su quattro al mondo ha problemi di salute mentale – scrive il 33enne Phelps nel primo di una serie di post -. Io ero uno di loro. Ecco perché ho collaborato a questo progetto per il #MentalHealthAwarenessMonth: per far sapere a tutti che farsi aiutare è un segno di forza, non di debolezza».

Saper chiedere aiuto

Per spiegare ai suoi 2,14 milioni di follower quello che ha realmente passato, in un post il nuotatore americano scrive: «Ho lottato contro ansia e depressione e sono arrivato a chiedermi se volevo ancora vivere. È stato quando ho raggiunto questo punto così basso che ho deciso di chiedere l’aiuto di un terapista qualificato: alla fine questa decisione mi ha aiutato a salvarmi la vita». Come prevedibile, la confessione di Phelps ha scosso la Rete, scatenando reazioni commosse e ringraziamenti sentiti da parte di chi sta vivendo una situazione analoga con qualche familiare e vede quindi nel gesto del campione la conferma che non si deve restare soli a combattere le proprie battaglie. «Non bisogna aspettare che le cose peggiorino – conclude Phelps – ed è importante capire che la terapia non è solo per le persone che soffrono di gravi problemi mentali. Chiunque senta di aver bisogno di un sostegno può rivolgersi a un terapista autorizzato e io sono la prova che questo genere di aiuto funziona».

fonte: Corriere.it