La depressione e il disturbo ossessivo-compulsivo causano un considerevole disagio nei giovani.

Questi disturbi influenzano lo sviluppo emotivo, educativo e sociale.

Negare a questi vulnerabili soggetti la possibilità di assumere antidepressivi significherebbe rifiutar loro uno dei pochi efficaci trattamenti disponibili.

Esistono effettive ragioni per chiedersi se usarli. Però l’evidenza indica che i benefici di questi farmaci superano i rischi quando sono usati in un appropriato contesto clinico.
Ricerche e test clinici hanno riportato controversi risultati circa l’uso degli SSRIs per il ripristino dei neurotrasmettitori della serotonina anche se poi si è confermata la loro efficacia nel trattamento della depressione.

Se i farmaci sono efficaci, cosa dire dei rischi?
Precedenti pubblicazioni tendevano a sottolineare i rischi, in particolare quelli dell’aumento della tendenza al suicidio. Ciò ha dato l’avvio a un’ondata di contrapposte prese di posizione. Comunque un’analisi approfondita sull’argomento ha mostrato che i benefici sovrastano i rischi almeno per la Fluoxetina.
Uno studio più recente conferma l’incremento di suicidi tra i giovani che assumono i SSRIs in confronto a coloro che assumono placebo, ma la differenza è piccola (4,8% contro 3%) e comunque non si sono verificati suicidi negli studi svolti sino ad ora (due studi documentano un decremento della tendenza al suicidio durante il trattamento con Fluoxetina). Inoltre sebbene esista una tendenza maggiore al suicidio, il rischio è piccolo e può essere ulteriormente ridotto mediante un attento monitoraggio.

Esistono trattamenti alternativi?
C’è qualche efficacia nei trattamenti psicologici, terapia del comportamento cognitivo, terapia interpersonale, terapia famigliare, ma in effetti sono scarsi. Gli studi hanno stabilito che la terapia da sola non è più efficace dei placebo e comunque il trattamento farmacologico si rende consigliabile in caso di insuccesso.

Concludendo, un attento ed accurato esame sull’efficacia degli antidepressivi li pone in primo piano nella cura della depressione e del disturbo ossessivo-compulsivo dei giovani. Genitori e figli devono essere informati su rischi e benefici, devono essere consigliati e guidati nella scelta di un trattamento efficace. Sopprimere gli antidepressivi dalla scelta della cura, significa togliere una delle poche cure valide per combattere queste condizioni disabilitanti.

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